Lo Champagne

Come nasce lo champagne

In inverno il vigneron si occupa della potatura della vigna e poi veglia amorevolmente sulla buona salute delle viti. Ad inizio primavera ha luogo il “palissage” i rami della vigna in crescita vengono rialzati e posti su fili in acciaio che servono ad arieggiare i grappoli che arriveranno ed a permettere una migliore esposizione al sole. A settembre finalmente, giunge il tempo della vendemmia.

I grappoli, rigorosamente raccolti a mano, vengono sottoposti ad una spemitura soffice, separata per le diverse uve, diversificata anche per terroirs diversi. I preziosi succhi selezionati, fermenteranno in acciaio; alcuni più selezionati, per qualche tempo, affineranno in piccole botti di rovere.

Si procede poi con la preparazione della cuvée, una perfetta armonia tra le uve, il territorio e le diverse annate. La cuvée sarà addizionato con la liquer de tirage, miscelata di zucchero, lieviti ed altre sostanze, ed imbottigliata nelle caratteristiche champagnotte, sigillata con il tappo a corona, e lasciata a riposare, in posizione orizzontale nelle fresche cantine di tufo per la seconda fermentazione e la presa di spuma.

Le bottiglie passeranno diversi anni in questa posizione per una lenta maturazione che verrà attuata dal lavoro dei lieviti che cederanno le sostanze che andranno a creare un ampio ventaglio aromatico, e caratterizzeranno il colore, il perlage ed il bouquet, che rappresentano l’essenza dello champagne.

Il momento del remouage conclude la prima parte dell’affinamento e con il suo lavoro meccanico, con le giropallet, o più artigianale, posizionando le bottiglie nelle tradizionali pupitre, modificando la posizione e facendole girare di pochi gradi in tempi prestabiliti, porterà le fecce dei lieviti ormai esausti al collo della bottiglia. Si arriva così al degorgement che si effettua con il raffreddamento del collo della bottiglia a circa -25/28° C, si verrà così a creare un cilindro ghiacciato che verrà espulso dalla pressione dell’anidride carbonica che nelle bottiglie di champagne può raggiungere anche i 7 bar. Ora la bottiglia sarà reintegrata della piccola quantità di champagne perduto con la liquer d’expedition, che consiste in una miscela segreta per ogni “maison”, che potrebbe contenere vino, zucchero d’uva, zucchero di canna o fruttosio o… segreto!

A questo punto siamo pronti a chiudere la nostra champagnotta con il tappo di sughero, la capsula, la gabbietta e la nostra bella etichetta; riposerà ancora almeno un mesetto in cantina per miscelare al meglio la liquer d’expedition e poi... sarà finalmente pronta per arrivare ad allietare i nostri bei momenti.


 

Tipologie dello Champagne

Brut Tradition (senza annata):
è elaborato a partire dall’assemblaggio delle cuvées di vitigni diversi e di annate differenti. Rimane almeno quindici mesi in cantina.

Blanc de Blancs:
è ottenuto da sole uve chardonnay e/o Arbanne e/o Pinot Blanc Vrai

Blanc de Noirs:
elaborato con cuvées di Pinot Nero e/o Pinot Meunier.

Millésime:
è il risultato di cuvées dello stesso raccolto (anche di diversi vitigni).
Viene elaborato solo con le grandi annate, ed è invecchiato almeno 3 anni in cantina.

Cuvée de Prestige e Réserve:
proviene da cuvées d’eccezione, di appezzamenti selezionati, da vecchie vigne da annate speciali o da versanti privilegiati.

Rosé:
è realizzato con due metodi differenti:
Per macerazione delle uve di Pinot Nero, che permette alle bucce dell’uva di colorare il succo.
Per assemblaggio, che consiste nell’aggiunta, prima dell’imbottigliamento, di una lieve quantità di vino rosso tratto da uve Pinot Noir o Pinot Meunier, denominato Coteaux Champenois.

Classificazione per zuccheri aggiunti

Nature, Zero Dosage
fino a 3 g/l di residuo del vino senza zuccheri aggiunti in expédition

Extra Brut
da 0 a 6 g/litro

Brut
da 6 a 12 g/litro

Extra Dry
da 12 a 17 g/litro

Sec
da 17 a 32 g/litro

Demi-sec
da 33 a 50 g/litro

Doux
oltre 50 g/litro

 

Conservazione

Essendo già invecchiato diversi anni in cantina, lo champagne è pronto per essere degustato già all’acquisto.
Può essere conservato ancora 2 o 3 anni in media (fino a 5 anni per i millésime), se vengono rispettate le seguenti norme di conservazione:
- Riporre in orizzontale per preservare l’elasticità del tappo.
- Mantenere la temperatura ideale della cantina (dai 10 ai 14°).
- Garantire l’oscurità per evitare l’insorgere del “gusto di luce”.
- Mantenere una rigida pulizia.
- Garantire un’umidità compresa tra 60% e 80%.
- Controllare che ci sia una buona ventilazione.
- Evitare ogni genere di vibrazioni.
In mancanza di una cantina, lo campagne può essere tenuto in una cantinetta refrigerata, o al fresco riposto nell’imballaggio.

 

Cerliani snc

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